Le Bugie Più Frequenti Nel Gioco Del Poker
Il poker è, in assoluto, uno dei giochi più praticati e amati da parte dei giocatori. Quest’ultimo, negli anni, ha riscosso un successo tale da esser diventato un vero e proprio sport. Numerose sono, inoltre, le scuole nate al fine di formare giocatori professionisti che possano intraprendere la carriera del giocatore di poker professionista.
Si tratta di una carriera sicuramente complessa da intraprendere ma che, una volta avviata, determina guadagni interessanti, a cui si aggiungono tante soddisfazioni. Per arrivare a tale livelli è, tuttavia, necessario sviluppare tecniche e strategie vincenti.
Per farlo, ad essere necessari saranno: studio, impegno e determinazione. Di tale strategia fanno parte, tuttavia, anche le bugie. Vediamo insieme quali sono le bugie più frequenti e famose, utilizzate dai giocatori durante i tornei di poker.
Poker: Tra Bugie e Strategie
Il poker, si sa, è un gioco di strategia. Si tratta di essere capaci di proteggere le proprie e, al contempo, di essere bravi nel prevedere quelle utilizzate dai rispettivi avversari. Anche le bugie sono un metodo molto utilizzato dai giocatori di poker per cercare di indirizzare il gioco a proprio favore.
Molto spesso, infatti, si mente sui soldi investiti all’interno di un torneo, sulla mano di uscita o, ancora, sul livello di bravura di un giocatore. Si parla di classiche frasi a cui ogni giocatore seriale di poker è assolutamente assuefatto e abituato, dei comportamenti più tipici e frequenti e di altre situazioni che suoneranno sicuramente familiari ai giocatori.
Tra le bugie più frequenti e conosciute da parte dei giocatori di poker più appassionati troviamo, sicuramente, la vecchia bugia dell’out. E’ davvero molto raro durante un torneo live trovare un giocatore di poker che dia una visione onesta della mano da cui è derivata la sua eliminazione.
Talvolta basterebbe semplicemente essere umili e sinceri, dicendo di aver giocato male o comunque di aver fatto errori grossolani.
Ciò che accade molto più spesso è, tuttavia, l’esatto opposto, ovvero si raccontano storie che hanno dell’incredibile e che raramente corrispondono al vero.
Una seconda bugia, sta volta molto più velata, è il “Buona fortuna” pronunciato dal giocatore prima di giocare la mano finale di un torneo in cui ad essere posti in palio sono milioni di dollari. Si tratta di un augurio decisamente poco credibile, dato il livello di competizione presente in quel momento.
Parliamo, quindi, di un’altra bugia seriale che ogni giocatore di poker, professionista o meno, ha sentito pronunciare durante un torneo: “Non tilto mai”. Si tratta di una delle più grandi bugie pronunciate da un giocatore di poker.
Ogni giocatore va in tilt, perfino i professionisti più esperti e insospettabili. Magari i più esperti non se ne rendono conto o rendono la cosa meno evidente, ma una cosa è certa: anche loro vanno in tilt. Si passa, quindi, ad un’altra famosa esclamazione: ”Dovevo foldare o andare in all-in”.
La verità è che si può sempre rilanciare, chiamare, guardare in modo interessato la propria mano, sorridere o pensare qualche minuto alla propria decisione. Sono tante le piccole cose che è possibile fare per cambiare l’esito della propria partita. Si passa, così, al “Ti facevo quella mano”.
I giocatori di poker sono, infatti, dei conoscitori della mente umana di gran lunga più esperti anche di maghi e illusionisti. Se un mago è in grado di indovinare ciò che stai pensando, un giocatore di poker professionista sarà in grado di indovinare due carte contemporaneamente, ovvero quelle di cui sono in possesso i suoi avversari.
Tali giocatori, tuttavia, sono soliti rivelare le proprie previsioni soltanto al termine della mano e, allo stesso tempo, tendono a giocare la propria mano come se la previsione che hanno effettuato fosse completamente diversa. Altro scenario tipico, nel momento in cui ci si appresta a giocare a poker, è il classico spot da bluff.
Il bluff è una delle feniche più utilizzate dai giocatori di poker ma è anche qualcosa di difficilmente decifrabile. Molto spesso, infatti, i giocatori raccontano spot perfetti, creati proprio tramite l’arte del bluff. Passiamo, così, allo scenario “pants down”, ovvero la scena in cui qualcuno viene smascherato.
In conclusione, abbiamo la tipica bugia del “Io non bluffo mai”. Si tratta della tipica bugia dei giocatori di poker un po’ più anziani. Questi ultimi amano, infatti, costruirsi un’immagine solida dicendo che non bluffano mai durante il gioco quando, invece, sono i primi a bluffare durante le varie partite che compongono un torneo.
Conclusioni
Sebbene le bugie non siano l’unica strategia utilizzabile nel gioco del poker, è anche vero che esse possono essere molto utili durante il gioco. Una delle bugie più eclatanti corrisponde, sicuramente, al bluff.
Bluffando il giocatore finge di trovarsi all’interno di una determinata situazione di gioco, così da indurre gli altri a comportarsi in un certo modo. Si tratta di tecniche astute che, però, devono anche essere accompagnate da un’adeguata capacità di gestione della mimica facciale.